LETTIERA

E' un elemento importante, anzi fondamentale per il benessere del cavallo; deve essere abbondante, morbida, asciutta. Il cavallo passa ben poco tempo coricato, ma mostra di gradire una buona lettiera rotolandosi voluttuosamente. Quella tradizionale in paglia di grano o di altri cereali è a nostro avviso la migliore, ha delle grandi proprietà isolanti, assorbe bene i liquidi e dimostra di essere sempre molto gradita, tanto che quando è sana e pulita gli animali non disdegnano di mangiarne delle piccole quantità. Oggi per ragioni economiche si usano anche altri materiali meno costosi della paglia, tra i più frequenti trucioli, segatura, pula di riso, ma anche ritagli di carta, torba, fibra di cocco. Si tratta però di palliativi, alle volte persino dannosi alla salute del cavallo, soprattutto se molto polverosi; inoltre, possono risultare molto scomodi, perché spostati dai movimenti del cavallo presentano ammucchiamenti e buche che rendono scomodo il decubito a causa anche dei compattamenti irregolari dovuti all'assorbimento delle orine.

PULIZIA DELLA LETTIERA

Va fatta almeno una volta al giorno, togliendo gli escrementi solidi e anche, se necessario, parti di lettiera bagnata. Ogni 2-3 giorni si procede invece a un suo rinnovamento completo. Ci sono sostenitori della lettiera permanente, che si forma aggiungendo progressivamente paglia sino a raggiungere uno spessore di 20-30 cm. (vedi la nostra sezione di articoli per la pulizia della scuderia)

La riteniamo sconsigliabile perché può essere dannosa alla buona conservazione degli zoccoli; gli inevitabili processi fermentativi che si instaurano possono inoltre essere dannosi per la salute degli animali (ricordiamo che i cavalli in libertà, come del resto tutti gli animali, tendono ad allontanarsi dal luogo dove hanno deposto le loro feci).

DISINFEZIONE DEL BOX

Indispensabile è una periodica disinfezione del box per scongiurare il proliferare di germi che possono causare malattie molto gravi. Non esistono disinfettanti universali, è necessario perciò scegliere di volta in volta quello che si ritiene più utile; una buona pratica è anche quella di cambiare ogni volta in modo da coprire una più vasta gamma di germi che si vogliono combattere.

E' fondamentale, naturalmente, che le sostanze usate per disinfettare non siano nocive agli uomini e agli animali. In ogni caso la pulizia va effettuata sempre a box vuoto, praticata almeno due volte all'anno come normale routine e ogni qualvolta si sviluppino nella scuderia malattie che colpiscono singoli individui o abbiano carattere epidemico.

Il modo più efficace per condurre un'operazione di disinfezione è quello di intervenire due volte a distanza di 15 giorni una dall'altra.

I disinfettanti generalmente più usati sono:

  • latte di calce, soluzione acquosa di calce spenta alla quale si aggiunge solitamente anche cloruro di calce per aumentarne l'efficacia;
  • creolina, buon antiparassitario, poco tossico e deodorante, si usa in soluzione acquosa al 4-5%;
  • sali quaternari d'ammonio, in soluzione al 2 per mille sono ottimi germicidi e deodoranti, consigliabili anche per disinfettare i recipienti usati dagli animali.

E poi: derivati dello iodio, ipoclorito di calcio, formalina, fenoli e creosoli. In certi casi si ricorre anche ad acqua bollente, vapore surriscaldato o, addirittura, a piccoli lanciafiamme costruiti allo scopo. Si tratta naturalmente di casi limite che esulano dalla pratica normale. Tutta una vasta gamma di disinfettanti per la scuderia è reperibile presso i consorzi agrari e i rivenditori di mangimi e presidi veterinari.

CONTRO TOPI E MOSCHE

Purtroppo i topi rappresentano una presenza quanto mai sgradevole e pericolosa per tutte le scuderie: il fieno e i mangimi li attirano in modo inevitabile. La lotta contro di essi si conduce con esche avvelenate prudentemente collocate nei punti strategici, dove non possono essere raggiunte da altri animali. FDA Shop dispone anche di sistemi che allontanano i roditori con l'emissione di onde acustiche ad alta frequenza (ultrasuoni) tali da non essere percepite dall'uomo e nemmeno dal cavallo. (vedi la nostra sezione dedicata ai topicidi e dissuasori a ultrasuoni)

Per quanto riguarda le mosche, occorre tener conto che oltre al grande fastidio che rappresentano per il cavallo, possono anche essere un pericoloso veicolo di diffusione di ogni genere di malanni.

E' bene perciò combatterle nel modo più efficace, innanzitutto con la regolare pulizia degli ambienti, applicando reticelle alle finestre e utilizzando moschicidi che siano innocui per i cavalli. (vedi la nostra sezione dedicata agli insetticidi)

AL PASCOLO E NEL PADDOCK

Vedere il proprio cavallo libero al pascolo o nel paddock mentre corre, gioca, si rotola è sicuramente uno degli spettacoli più affascinanti per il proprietario. Si possono passare ore, appoggiati allo steccato, a osservarne le evoluzioni. In questi momenti il cavallo dimostra il massimo della sua esuberanza e trasmette una sensazione impagabile di libertà ed energia.

Purtroppo, però, anche questo momento di felicità può nascondere alcune insidie per il nostro amico. I pericoli principali per la sua salute vengono per esempio dall'erba stessa di cui si nutre: vi possono essere infatti piante tossiche per un cavallo o, in aree vicine a colture o sottovento a esse, concentrazioni pericolose di prodotti chimici.

RECINZIONI

La migliore recinzione per un pascolo è quella costituita da traverse di legno imbullonate a montanti, sempre in legno, saldamente conficcati nel terreno. L'ideale sarebbe una struttura alta almeno 150 cm (per scoraggiare il cavallo all'idea di saltare) composta da tre traverse, la più bassa delle quali si trova a non più di 25 cm da terra per evitare che il cavallo vi infili lo zoccolo rimanendo agganciato e riportando abrasioni o distorsioni nel tentativo di liberarsi.

Laddove possibile, sarebbe bene riparare esternamente la recinzione con una siepe frangivento, che non solo eviterà correnti d'aria troppo forti al cavallo ma faciliterà anche la crescita dell'erba.

Non sempre, purtroppo, è possibile costruire una recinzione di questo tipo e bisogna accontentarsi di quello che c'è, anche se sono sempre da evitare le recinzioni in filo spinato. Va bene invece un filo costruito con il filo elettrificato con sostegni di legno, ferro o plastica, purché si tenga sotto controllo per evitare che venga a mancare la corrente. (vedi la nostra sezione dedicata ai recinti elettrici)

          

          

Fonte: Vincenzo De Maria - "Il libro completo dell'equitazione"

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